PDF Basket
L’agricoltura ha un problema di carbonio. Da un lato, il settore ha una notevole impronta di carbonio, responsabile di un quarto delle emissioni totali di gas serra a livello mondiale e del 12 % di tutte le emissioni dell’UE. Dall’altro, l’agricoltura potrebbe risentire in modo significativo dei cambiamenti climatici provocati da tali emissioni.
Ma se il problema è il carbonio, lo stesso potrebbe anche essere la soluzione. «Il sequestro del carbonio nelle aziende agricole è un’opportunità per prendere due piccioni con una fava», afferma Igor Milosavljevic, consulente senior di GILab, azienda che si occupa di sviluppo di soluzioni innovative basate sulla modellizzazione informatica e sulla geoinformatica.
Il sequestro del carbonio, noto anche come cattura del carbonio, è il processo di prelievo di CO2 dall’atmosfera e di stoccaggio a lungo termine. In ambito agricolo, ciò comporta in genere l’utilizzo di colture che assorbono CO2 durante la fotosintesi, dopodiché il carbonio catturato viene immagazzinato organicamente nel terreno.
«Alcune pratiche, come quelle utilizzate nella cosiddetta “agricoltura rigenerativa”, sfruttano fortemente il potenziale del suolo di agire come un importante serbatoio di carbonio», aggiunge Milosavljevic.
Secondo Milosavljevic, il sequestro del carbonio nel suolo potrebbe rimuovere fino a 8,6 gigatoni di CO2 all’anno. Si tratta dell’equivalente del 3 % delle emissioni annuali di gas serra del mondo.
Per di più, il carbonio catturato può anche migliorare la qualità del suolo, migliorandone l’aerazione e la struttura, aumentando i nutrienti disponibili e fornendo un habitat per i bioti benefici del suolo, il che si traduce in colture più sane e rese maggiori.
Il progetto AgriCapture, finanziato dall’UE, sta sfruttando la tecnologia per contribuire a ottenere i benefici dell’agricoltura rigenerativa. Il progetto utilizza il satellite per il telerilevamento, compresi i dati gratuiti e aperti provenienti dal sistema di osservazione della Terra Copernicus, per fornire soluzioni innovative, flessibili e scalabili per le iniziative di cattura del carbonio nel suolo.
«AgriCapture ha sviluppato strumenti sistematici, robusti e flessibili per quantificare e promuovere la cattura del carbonio nel suolo, consentendo agli operatori del settore agricolo e ad altri proprietari terrieri di diventare “agricoltori del carbonio”», spiega Milosavljevic, che ha svolto il ruolo di coordinatore del progetto.
Campionamento del suolo più semplice
La suite di soluzioni AgriCapture utilizza una combinazione di dati di osservazione della Terra e di apprendimento automatico per creare una mappa del suolo intuitiva per un’azienda agricola o un’area specifica. Successivamente, si utilizza la mappatura dell’incertezza per calcolare i punti in cui un campione migliorerebbe molto probabilmente la mappa, indicando così i punti in cui si dovrebbe effettuare il campionamento del suolo.
«Il campionamento del suolo è un processo che in genere richiede molto tempo e che comporta la raccolta manuale del campione e la sua analisi fisica in laboratorio», osserva Milosavljevic. «Riducendo al minimo la necessità di prelevare campioni di terreno, abbiamo ridotto i costi associati al monitoraggio del carbonio.»
Nell’ambito del progetto sono inoltre stati sviluppati algoritmi per verificare con precisione se un agricoltore ha attuato determinate misure di rigenerazione. Tali informazioni potrebbero essere utilizzate per la creazione di un programma di crediti o di sovvenzioni per il carbonio rigenerativo efficace dal punto di vista dei costi o come base per un sistema di certificazione del carbonio.
Altri risultati chiave del progetto sono un’applicazione mobile per aiutare gli agricoltori a raccogliere campioni di terreno e uno strumento di valutazione per calcolare i costi/benefici della transizione all’agricoltura rigenerativa.
Previsione del carbonio organico del suolo
AgriCapture rappresenta una svolta nella nostra capacità di misurare, prevedere e stimare il carbonio organico del suolo, un primo passo essenziale per consentire la cattura del carbonio su larga scala.
Non sorprende che le soluzioni del progetto siano già utilizzate in tutta Europa. Con diverse soluzioni commercializzate e disponibili sul mercato polacco, il progetto sta aiutando gli agricoltori a sfruttare i sussidi disponibili nell’ambito della nuova politica agricola comune per l’agricoltura rigenerativa.
Aziende alimentari come Farrington Oils, nel Regno Unito, stanno utilizzando le varie soluzioni del progetto per quantificare le variazioni di carbonio nei propri terreni e compensare le emissioni attraverso un sistema di certificazione.
Inoltre, diversi progetti di credito di carbonio del suolo in Portogallo e Serbia stanno sperimentando la piattaforma AgriCapture, mentre nel Regno Unito la piattaforma è stata al centro del Great British Sustainable Agriculture Programme, una delle prime iniziative europee di cattura del carbonio del suolo.
«Ridurre l’impronta di carbonio dell’agricoltura è fondamentale per mitigare i cambiamenti climatici, mentre aumentare la produttività dell’agricoltura è essenziale per raggiungere la sicurezza alimentare», conclude Milosavljevic. «Consentendo agli agricoltori di attuare l’agricoltura rigenerativa e la cattura del carbonio nel suolo, il progetto AgriCapture contribuisce a soddisfare entrambe le esigenze.»