La capacità dei social media di alimentare i conflitti in Africa e perché alcune comunità accolgono con favore l’interdizione dell’accesso a Internet

Dal 2018, il conflitto nella regione etiope del Tigré ha causato più di 300 000 morti e le imprese che offrono servizi di social media sono state criticate per aver permesso la diffusione di discorsi d’odio online, sfruttando il potenziale di alimentare questa violenza. Il progetto ConflictNET, finanziato dall’UE e lanciato al fine di approfondire il ruolo rivestito dai social media nei conflitti in Africa, fa luce sui complessi aspetti etici legati al fatto di portare la connettività alle comunità più remote.