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Research and Innovation

All success stories in Italian

Proteggere l’Europa dai futuri rischi chimici

Entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi di persone, tre quarti delle quali vivranno in aree urbane; la pressione sugli ecosistemi dovuta a crescita demografica, urbanizzazione e cambiamenti climatici sarà massima. Il progetto ECORISK2050, finanziato dall’UE, ha cercato di affrontare l’arduo compito della futura gestione del rischio ambientale causato dalle sostanze chimiche dinanzi a questo contesto.

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Procurare la scienza - e gli scienziati - necessari per accelerare la medicina dei biosensori

Vi è una forte necessità di dispositivi impiantabili in grado di fornire dati tempestivi e accurati sulla chimica del corpo. Il progetto ImplantSens, finanziato dall’UE, ha sviluppato biosensori impiantabili duraturi per monitore il glucosio, al fine di migliorare la gestione del diabete. Ha inoltre contribuito a formare la prossima generazione di scienziati per portare avanti questo lavoro.

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Rendere le reti energetiche insulari più efficienti e sostenibili

L’energia costa di più sulle isole, tipicamente isolate dalla rete elettrica nazionale. Le rinnovabili potrebbero ridurre questi costi, ma spesso le isole europee non dispongono dell’infrastruttura necessaria. Il progetto INSULAE, finanziato dall’UE, ha mostrato la fattibilità tecnica ed economica del decentramento delle forniture insulari, aprendo la strada a un’energia sostenibile e accessibile.

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Migliore qualità della vita per chi usa impianti cocleari

Circa mezzo milione di persone in Europa usa impianti cocleari. Il progetto MOSAICS, finanziato dall’UE, è un’innovativa iniziativa volta a migliorare la vita di queste persone. L’iniziativa di collaborazione tra i ricercatori e un’azienda leader nel settore MedTech è stata determinante per aprire la strada a miglioramenti nella tecnologia degli impianti cocleari e nella cura dei pazienti.

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Dallo studio dei punti di non ritorno emerge che gli oceani del mondo rischiano di subire danni irreversibili

Uno studio quadriennale finanziato dall'UE ha svelato la presenza di un circolo di retroazione climatica che minaccia di spingere gli ecosistemi marini oltre le soglie critiche. Secondo i ricercatori del progetto COMFORT bisogna agire subito per evitare che aumento delle temperature, acidificazione degli oceani e riduzione dei livelli di ossigeno causino cambiamenti irreversibili agli habitat oceanici.

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Una nuova rete europea di collaborazione sulle malattie legate all’età

L’invecchiamento della popolazione europea aumenta l’onere delle malattie legate all’età, e molte ricerche mirano a chiarire il ruolo della disfunzione proteica su cancro e patologie neurodegenerative. Il progetto PhasAGE, finanziato dall’UE, ha creato un centro di ricerca sulla separazione di fase delle proteine, rafforzando la ricerca sulla prevenzione e sulla cura di malattie legate all’età.

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Costruire «un’autostrada per Bruxelles» dalle regioni rurali dell’UE

Il progetto quadriennale SHERPA mirava a collegare le comunità rurali europee con il processo decisionale a livello locale. Incoraggiando conversazioni aperte e la condivisione di idee tra i portatori di interessi, ha fatto sì che le conoscenze locali orientassero le politiche su questioni come i cambiamenti climatici, l’uso del territorio e la diversificazione dell’economia rurale.

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La prima mappa al mondo del permafrost artico

Le coste di permafrost sono uno degli ecosistemi più dinamici della Terra, oggi in rapido mutamento. Il progetto Nunataryuk, finanziato dall’UE, ha valutato l’impatto del disgelo del permafrost costiero e sottomarino sul clima globale, lavorando a strategie di adattamento e mitigazione che aumentino la resilienza delle popolazioni costiere artiche.

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Come l’obiettivo della macchina fotografica fa intravedere un futuro migliore

Il ruolo sociopolitico della fotografia di tutti i giorni è significativo ma poco indagato. Il progetto PHOTODEMOS ha condotto una ricerca etnografica in nove paesi per analizzare somiglianze e differenze nel modo in cui la gente comune utilizza le macchine fotografiche, mostrando come le immagini ispirino e permettano alle persone di reimmaginare la propria situazione e di esplorare futuri alternativi.

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Il vulcano dove le emissioni di CO2 vengono trasformate in pietra

La riduzione dei gas serra nell’atmosfera è un elemento critico nella lotta ai cambiamenti climatici. Per questo motivo dei ricercatori dell’UE hanno sperimentato un metodo innovativo per catturare le emissioni e immagazzinarle nel sottosuolo sotto forma di roccia. contribuendo a raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE.

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