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Ripensare le acque reflue come risorsa preziosa

Ogni giorno milioni di litri d’acqua vengono consumati per i processi industriali, creando un ostacolo fondamentale all’economia circolare in Europa. Per affrontare questo problema, il progetto ULTIMATE, finanziato dall’UE, ha sviluppato un concetto di «simbiosi industriale intelligente dal punto di vista idrico». L’iniziativa ha portato a nuove tecnologie e processi per estrarre acqua pulita, energia e materiali preziosi dalle acque reflue.

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Il primo rimorchiatore al mondo alimentato a metanolo mette in luce un futuro più verde per il trasporto marittimo

Ogni anno il settore del trasporto marittimo produce oltre 1 miliardo di tonnellate di anidride carbonica, pari a circa il 3 % delle emissioni globali antropogeniche. Convertendo le navi affinché possano funzionare con combustibili liquidi rinnovabili, il progetto FASTWATER, finanziato dall’UE, sta dimostrando come sia possibile ridurre le emissioni dei trasporti, compiendo progressi significativi verso gli obiettivi climatici dell’UE.

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Strumenti destinati alle infrastrutture idriche per migliorare le forniture d’acqua europee

Metà della popolazione mondiale vive in città, una percentuale attualmente in crescita, e la fornitura di servizi idrici e fognari nelle aree urbane continua a rappresentare una notevole sfida, soprattutto dinanzi ai problemi posti dai cambiamenti climatici. Gli strumenti digitali sviluppati dal progetto DWC, finanziato dall'UE, sono già in fase di utilizzo al fine di mantenere l'impegno dell'Europa verso la fornitura di infrastrutture idriche di alta qualità.

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Trasformare le emissioni globali di carbonio in terreni sani

L’agricoltura è responsabile del 25 % delle emissioni totali di carbonio a livello mondiale. Per aiutare il settore a ridurre l’impronta di carbonio, il progetto AgriCapture, finanziato dall’UE, si sta affidando a un processo che rimuove il carbonio dall’atmosfera e lo immagazzina nel suolo. In questo modo non solo si riducono le emissioni nette di gas serra ma si migliora anche la qualità del suolo.

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Proteggere l’Europa dai futuri rischi chimici

Entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi di persone, tre quarti delle quali vivranno in aree urbane; la pressione sugli ecosistemi dovuta a crescita demografica, urbanizzazione e cambiamenti climatici sarà massima. Il progetto ECORISK2050, finanziato dall’UE, ha cercato di affrontare l’arduo compito della futura gestione del rischio ambientale causato dalle sostanze chimiche dinanzi a questo contesto.

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Rendere le reti energetiche insulari più efficienti e sostenibili

L’energia costa di più sulle isole, tipicamente isolate dalla rete elettrica nazionale. Le rinnovabili potrebbero ridurre questi costi, ma spesso le isole europee non dispongono dell’infrastruttura necessaria. Il progetto INSULAE, finanziato dall’UE, ha mostrato la fattibilità tecnica ed economica del decentramento delle forniture insulari, aprendo la strada a un’energia sostenibile e accessibile.

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Il vulcano dove le emissioni di CO2 vengono trasformate in pietra

La riduzione dei gas serra nell’atmosfera è un elemento critico nella lotta ai cambiamenti climatici. Per questo motivo dei ricercatori dell’UE hanno sperimentato un metodo innovativo per catturare le emissioni e immagazzinarle nel sottosuolo sotto forma di roccia. contribuendo a raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE.

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