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Una scorciatoia intelligente per innovazioni utili in ambito sanitario

Un nuovo modello consente alle organizzazioni sanitarie europee di accedere a nuove tecnologie attraverso la collaborazione con le aziende TI. Il progetto inDemand, finanziato dall’UE, ha sviluppato circa 22 soluzioni per migliorare le vite di personale sanitario e pazienti impiegando questo modello. E presto ne arriveranno altre, per fornire ai cittadini servizi sanitari di qualità elevata.

© sasun Bughdaryan #291080348, source: stock.adobe.com 2021

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I servizi pubblici quali il settore sanitario si confrontano costantemente con nuove sfide e, assieme a esse, con l’esigenza di soluzioni innovative. Prendiamo il caso di un’infermiera che fornisce assistenza prenatale alle future madri nel contesto della COVID-19. In che modo si assicura che ricevano tutte le informazioni necessarie, quando gli ospedali sono vicini al collasso? Analogamente, in che modo gli operatori sanitari, sopraffatti dai casi di COVID-19, possono dimettere i pazienti che sembrano guariti pur continuando a monitorare la loro frequenza respiratoria a distanza?

In entrambi i casi, sono necessarie potenziali innovazioni il prima possibile. Le soluzioni abituali di riferimento, quali gli appalti pre-commerciali e gli appalti pubblici per soluzioni innovative, si dimostrerebbero eccessive: sono infatti adatte a progetti molto ampi, però non considerano tutte le esigenze del committente, in particolare se di modeste risorse finanziarie. Le aziende più piccole potrebbero giungere in soccorso, ma generalmente i loro contatti con gli enti pubblici sono limitati e non dispongono di conoscenze a sufficienza circa le loro necessità da rischiare un investimento.

È qui che entra in gioco inDemand, che propone la co-creazione come mezzo a disposizione del settore privato per soddisfare rapidamente le esigenze degli enti pubblici. «Applicando il nuovo modello di inDemand, i responsabili delle politiche possono agevolare gli ospedali e i dirigenti aziendali nella reciproca comprensione delle opportunità disponibili con risorse finanziarie limitate. Ora, gli appalti per soluzioni innovative su piccola scala hanno finalmente un proprio modello», afferma Myriam Martin, coordinatrice di inDemand per conto dell’associazione di imprese Ticbiomed.

Nel concreto, inDemand crea un processo vantaggioso per tutti in cui le organizzazioni sanitarie e le aziende di tecnologie dell’informazione collaborano a stretto contatto per sviluppare soluzioni digitali nuove e innovative. Le aziende ottengono un accesso privilegiato agli utenti finali e hanno la possibilità di comprenderne appieno i problemi e le necessità. Al contempo, il personale sanitario può prendere parte attivamente a un processo di sviluppo e co-creazione che renderà in definitiva il loro lavoro quotidiano più semplice, pur migliorando le cure e i servizi offerti ai pazienti.

«Sono presenti tre grandi vantaggi», spiega Martin. «In primo luogo, un processo di co-creazione orientato alla domanda garantisce tempi di sviluppo inferiori tra la definizione di un problema e l’adozione della soluzione. In seguito, ciò aumenta la consapevolezza del personale dell’organizzazione circa i vantaggi offerti dalle soluzioni di salute digitale e, infine, fornisce un contributo all’accelerazione del processo di digitalizzazione nelle organizzazioni sanitarie».

Dalla teoria direttamente alla pratica

Il nuovo processo è stato ampiamente testato in tre regioni pilota (Murcia in Spagna, Parigi in Francia e Oulu in Finlandia) e attuato con successo in altre 12 regioni che si sono unite alla comunità del progetto inDemand.

Il progetto ha già ottenuto traguardi concreti che hanno condotto a 22 soluzioni innovative, con due casi degni di nota relativi a donne in stato di gravidanza e a pazienti con esigenze di monitoraggio respiratorio. Buddy Healthcare è un’applicazione mobile che fornisce alle donne in stato di gravidanza e alle neo mamme informazioni importanti sull’allattamento e che è al contempo in grado di inviare domande e immagini agli operatori sanitari. NE Device SW è invece un dispositivo in grado di monitorare a distanza la frequenza respiratoria e il battito cardiaco dei pazienti. I medici, che possono ricevere i risultati in tempo reale, hanno già ampiamente accettato il nuovo sistema e attendono le prossime distribuzioni pilota.

«inDemand ha davvero portato un cambiamento di cultura in tutte le organizzazioni sanitarie partecipanti», osserva Martin. «Constatiamo ora un maggiore coinvolgimento degli esperti nell’ambito di soluzioni innovative e un aumento di competenze nuove. In modo analogo, le 21 aziende selezionate hanno sviluppato con successo soluzioni significative. Abbiamo ricevuto più di 110 proposte!».

Nonostante si sia concluso a novembre 2020, il progetto inDemand, finanziato dall’UE, è ancora pienamente attivo. Le tre regioni pilota continuano ad avvalersi del modello di co-creazione e diversi progetti europei stanno adottando la nuova metodologia. A Parigi, è stata recentemente avviata un’iniziativa di follow-up, chiamata InnovUp, per «rendere dinamico lo sviluppo dell’innovazione all’interno delle organizzazioni sanitarie nella regione Île-de-France».

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Dettagli del progetto

Acronimo del progetto
inDemand
Progetto n.
763735
Coordinatore del progetto: Spain
Partecipanti al progetto:
Belgium
Finland
France
Spain
Costo totale
€ 2 499 940
Contributo dell'UE
€ 2 499 940
Durata
-

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