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Research and Innovation

Una nuova rete europea di collaborazione sulle malattie legate all’età

L’invecchiamento della popolazione europea aumenta l’onere delle malattie legate all’età, e molte ricerche mirano a chiarire il ruolo della disfunzione proteica su cancro e patologie neurodegenerative. Il progetto PhasAGE, finanziato dall’UE, ha creato un centro di ricerca sulla separazione di fase delle proteine, rafforzando la ricerca sulla prevenzione e sulla cura di malattie legate all’età.

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L’aumento della popolazione anziana in Europa è fonte di preoccupazione, a causa del crescente onere delle malattie legate all’età, come il cancro e le patologie neurodegenerative. In risposta a questo problema, il progetto PhasAGE ha creato una rete europea collaborativa che dà spazio alla ricerca e alla formazione sui processi biomolecolari alla base di queste patologie. Di particolare interesse è il campo di studio emergente legato alla separazione di fase delle proteine, che analizza il comportamento delle proteine nelle cellule viventi.

«Investire nelle malattie associate all’invecchiamento è fondamentale», afferma Sandra Ribeiro, coordinatrice del progetto PhasAGE. «Vogliamo comprendere meglio il nesso tra il comportamento di queste speciali proteine e il motivo del loro comportamento anomalo nelle malattie neurodegenerative.»

L’Istituto portoghese di biologia molecolare e cellulare (IBMC/i3S), il cuore del progetto PhasAGE, è molto apprezzato per la sua ricerca nell’ambito della biologia cellulare e molecolare. Tuttavia, i ricercatori dell’IBMC/i3S avevano bisogno di migliorare le proprie competenze in ambiti come la biologia dei sistemi, la bioinformatica e la biofisica avanzata, per completare le ricerche in corso sull’assemblaggio e sull’evoluzione delle proteine con l’invecchiamento.

«Anche se all’IBMC/i3S studiavamo le malattie e le funzioni cellulari, non era in corso alcuna ricerca sulla separazione di fase delle proteine», spiega Ribeiro. «Altri ricercatori europei stavano facendo rapidi progressi in questo campo, così abbiamo deciso di portare queste conoscenze ai nostri studenti e colleghi.»

È stato dunque creato un consorzio di ricercatori di quattro università europee. Gli atenei hanno collaborato a diversi aspetti della ricerca, combinando i risultati con l’obiettivo di sviluppare il settore. L’attenzione scientifica è stata rivolta al modo in cui le proprietà strutturali delle proteine influenzano le loro funzioni biologiche, e su come le disfunzioni in quest’area possono causare malattie.

Gli obiettivi sono stati strutturati in pacchetti di lavoro incentrati su quattro traguardi principali: migliorare la capacità di ricerca e la qualità della formazione; progettare e attuare un flusso di lavoro con tecnologie e strumenti innovativi; stabilire collaborazioni e sostenere una rete di ricerca aperta; estendere la conoscenza scientifica attraverso attività di divulgazione e sensibilizzazione.

Il potere della collaborazione

La componente più importante del progetto PhasAGE è la collaborazione tra l’IBMC/i3S, l’Università di Padova in Italia, l’Università Autonoma di Barcellona in Spagna e l’Istituto Fiammingo per le Biotecnologie in Belgio. Questa rete si augurava di potenziare la ricerca e la formazione presso l’IBMC/i3S, migliorando al contempo le capacità di ricerca e insegnamento del personale dei partner.

«Abbiamo deciso di istituire un paio di scuole di formazione a Porto, che hanno portato a solide collaborazioni», aggiunge Ribeiro. «Sempre più spesso studenti dei corsi di laurea e ricercatori post-dottorato lavoravano insieme, e per noi era fondamentale avviare progetti comuni e dare vita ad alcune delle nostre idee.»

PhasAGE non si è concentrato solo sulla ricerca in sé, ma ha puntato anche ad aumentare la consapevolezza sul tema, condividendo informazioni con i cittadini e con la comunità scientifica. A tal fine, l’iniziativa ha organizzato workshop, ha condotto attività di sensibilizzazione sui social media e ha pubblicato numerosi documenti per migliorare la comprensione della questione. Il progetto ha osservato anche un aumento delle richieste di studenti interessati a partecipare ai programmi di dottorato in tutti e quattro gli istituti di ricerca.

Come osserva Ribeiro: «PhasAGE ha persino organizzato workshop specifici per gli studenti di biologia in età pre-universitaria, per stimolarne l’interesse verso la struttura delle proteine, perché vogliamo aumentare il numero di ricercatori attivi in questo campo.»

Grandi progressi

I risultati scientifici più importanti raggiunti finora includono la creazione di strategie per colpire la separazione di fase aberrante, e lo studio di un potenziale trattamento a base di dopamina per la malattia di Machado-Joseph, una patologia genetica che causa la perdita progressiva della funzione muscolare.

PhasAGE vanta 40 pubblicazioni su riviste sottoposte a revisione paritaria, ha organizzato tre conferenze internazionali e ha sviluppato cinque scuole di formazione. L’iniziativa si è inoltre concentrata sulla creazione di partenariati al di fuori del mondo accademico, per garantirsi future possibilità di finanziamento.

Il successo del progetto risiede indubbiamente nei suoi risultati di ricerca, ma anche nel miglioramento della visibilità e delle capacità dell’IBMC/i3S, l’ente ospitante, consolidandone il ruolo di polo d’eccellenza. Con la continua evoluzione di PhasAGE, ci si attende che il progetto potrà fornire informazioni ancora più preziose sulle malattie legate all’età.

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Dettagli del progetto

Acronimo del progetto
PhasAGE
Progetto n.
952334
Coordinatore del progetto: Portogallo
Partecipanti al progetto:
Belgio
Italia
Portogallo
Spagna
Costo totale
€ 899 741
Contributo dell'UE
€ 899 741
Durata
-

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