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L’Europa, proprio come il resto del mondo, è alle prese con una grande sfida. Il numero delle catastrofi naturali si sta innalzando come conseguenza diretta dei cambiamenti climatici, assumendo un carattere sempre più devastante. Potrebbe essere giunto il momento che le parti interessate compiano un bilancio di tutte le potenziali nuove idee e tecnologie.
Il progetto beAWARE, finanziato dall’UE e avviato nel 2017, ha gettato le basi per strategie e strumenti inediti. Tale progetto si dimostra in grado di prestare aiuto in tutte le fasi della gestione delle catastrofi e si avvale dell’intelligenza artificiale (IA) per l’analisi dei dati disponibili provenienti da diverse fonti di informazione al fine di potenziare la consapevolezza situazionale in caso di insorgenza di eventi meteorologici estremi.
«La soluzione innovativa del progetto beAWARE consiste in una piattaforma integrata che impiega tecnologie di alto livello e capacità di apprendimento automatico. La piattaforma ottiene le informazioni da messaggi di testo, social media e chiamate vocali ed elabora dati meteorologici e dati multimodali, riuscendo a generare allerte precoci e allarmi in tempo reale, ma non finisce qui: impiega inoltre tecniche di apprendimento profondo per il rilevamento di eventi di crisi nei contenuti visivi, utilizza l’instradamento e il pilotaggio automatici di droni per il ricevimento di informazioni preziose da immagini aeree, algoritmi basati sui casi per il ragionamento e il sostegno alle decisioni per la gestione delle crisi e si occupa della generazione automatica di relazioni multilingue per trasformare tutte le informazioni sopramenzionate in informazioni linguistiche destinate alle autorità», afferma Ioannis Kompatsiaris, ricercatore senior presso il Centro per la ricerca e la tecnologia Hellas (CERTH) nonché coordinatore del progetto beAWARE.
Uno strumento, una miriade di applicazioni
La piattaforma di beAWARE è molto più di una piattaforma di gestione delle crisi a sostegno di autorità, forze di pronto intervento e cittadini. Secondo Stefanos Vrochidis, vice coordinatore del progetto e ricercatore senior presso il CERTH, dovrebbe essere piuttosto considerata una combinazione di tecnologie importanti e all’avanguardia disseminata in diversi componenti e applicazioni. Tale strumento contempla un servizio di protezione e soccorso, che è possibile utilizzare per la valutazione dei rischi (compresa la creazione di scenari), e coadiuva le funzioni chiave dei call centre (centro di raccolta delle chiamate di emergenza).
«In sostanza, la nostra piattaforma presenta un quadro della situazione in tempo reale», spiega Anastasios Karakostas, vice coordinatore e responsabile tecnico del progetto nonché ricercatore senior presso il CERTH. «Avvisa gli utenti di ciò che si è verificato, specificando luogo, momento, modalità e motivo, fornendo previsioni a brevissimo termine, fino a 1-3 ore, insieme alla cosiddetta “trasmissione in tempo reale”. Ciò permette un processo decisionale adeguato nonché allerte e allarmi precoci dalle autorità (tramite il centro di raccolta delle chiamate di emergenza) ai cittadini (tramite l’applicazione di allerta precoce)».
In seguito a varie dimostrazioni pilota che hanno condotto a riscontri positivi dalla comunità e da potenziali clienti, il consorzio ha allestito una dimostrazione pilota finale a Valencia che sarà utilizzata come base di uno scenario di dimostrazione permanente sotto la diretta gestione di INFALIA, azienda spin-off del CERTH. «L’allestimento dello scenario di dimostrazione permanente è stato discusso e sarà definito al termine dell’emergenza COVID-19», aggiunge Kompatsiaris. Diverse organizzazioni si sono già registrate per l’uso dei componenti del sistema del progetto beAWARE, quali l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali di Venezia.
Il progetto beAWARE, conclusosi alla fine del 2019, promette di rafforzare molti aspetti della gestione delle catastrofi naturali, avendo migliorato con successo i sistemi di allerta precoce per inondazioni e tempeste, la qualità e la velocità nella condivisione delle informazioni, la cooperazione tra parti interessate e i programmi di formazione e di esercitazione. Grazie alla costante promozione da parte dell’azienda INFALIA, il progetto è destinato a lasciare il segno sulle pratiche di gestione delle crisi nell’arco dei prossimi anni.