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Cooperazione internazionale

Co-creare corridoi sani per le più grandi città europee

La rigenerazione urbana spesso deve affrontare sfide per combinare sostenibilità, inclusività e impegno della comunità. Ripensando gli approcci tradizionali e con soluzioni basate sulla natura, come parchi e infrastrutture verdi, il progetto URBiNAT, finanziato dall’UE, ricollega le comunità urbane frammentate, con cittadini più felici e più sani grazie a soluzioni diversificate.

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Come possono i progetti di quartiere a breve termine avere un impatto duraturo sulla rivitalizzazione urbana?

Il progetto T-Factor, finanziato dall’UE, ha esplorato come la cultura e la creatività possano guidare la rigenerazione urbana attraverso interventi temporanei, guidati dalla comunità. Trasformando aree sottoutilizzate in vivaci centri di aggregazione, T-Factor ha risposto alle esigenze e alle aspirazioni locali, promuovendo la partecipazione della comunità e il coinvolgimento dei quartieri, a beneficio degli abitanti che maggiormente utilizzano gli spazi.

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Sostenere la crescita dell’innovazione europea in India

Il progetto EU-India InnoCenter, finanziato dall’UE, è stato avviato per mettere in contatto le imprese tecnologiche europee all’avanguardia con l’enorme potenziale di mercato dell’India. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di stimolare l’innovazione, spianare la strada alle start-up europee e rafforzare il partenariato UE-India. In che modo? Creando una rete in cui fioriscono le idee e si creano legami duraturi.

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Un nuovo modo di trattare la malattia da radiazioni

Chi soffre di malattia acuta da radiazioni, attualmente, non dispone di alcuna opzione terapeutica; tuttavia, all’orizzonte si intravede una speranza. Una combinazione di carbonio e pectina sviluppata dal progetto NanoMed, finanziato dall’UE, è in grado di assorbire le molecole dannose generate nell’organismo in seguito all’esposizione alle radiazioni, consentendo di compiere un primo passo verso lo sviluppo di una semplice pillola da somministrare ai soggetti che sono stati sottoposti ad elevati livelli di radioattività.

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Proteggere l’Europa dai futuri rischi chimici

Entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi di persone, tre quarti delle quali vivranno in aree urbane; la pressione sugli ecosistemi dovuta a crescita demografica, urbanizzazione e cambiamenti climatici sarà massima. Il progetto ECORISK2050, finanziato dall’UE, ha cercato di affrontare l’arduo compito della futura gestione del rischio ambientale causato dalle sostanze chimiche dinanzi a questo contesto.

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Dallo studio dei punti di non ritorno emerge che gli oceani del mondo rischiano di subire danni irreversibili

Uno studio quadriennale finanziato dall'UE ha svelato la presenza di un circolo di retroazione climatica che minaccia di spingere gli ecosistemi marini oltre le soglie critiche. Secondo i ricercatori del progetto COMFORT bisogna agire subito per evitare che aumento delle temperature, acidificazione degli oceani e riduzione dei livelli di ossigeno causino cambiamenti irreversibili agli habitat oceanici.

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Pratiche sostenibili per aiutare i migranti a stabilirsi in Europa

Otto anni fa, i conflitti in Medio Oriente hanno spinto la migrazione in Europa ai più alti livelli dalla Seconda guerra mondiale. Per adattarsi rapidamente, i decisori locali, nazionali ed europei hanno dovuto creare svariate nuove soluzioni di integrazione dei rifugiati e il progetto SPRING consente loro di individuare le migliori prassi per affrontare le attuali sfide legate alla migrazione.

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Una nuova tecnica per sondare la flessibilità dei tessuti consente di migliorare diagnosi e trattamento

Ogni anno in Europa le malattie epatiche, dovute a obesità, epatite e consumo di alcol, uccidono oltre 130 000 persone. Il progetto FORCE, finanziato dall’UE, ha creato un innovativo strumento diagnostico per favorire la diagnosi precoce delle malattie epatiche. La tecnica, che misura l’elasticità dei tessuti molli, può essere usata anche per monitorare i tumori, a beneficio dei pazienti oncologici.

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Delineare il futuro ruolo dell’UE sulla scena mondiale

Il coordinamento internazionale è cruciale per sfide come commercio e sviluppo, sicurezza, cambiamenti climatici, migrazione e finanza globale. Il progetto GLOBE, finanziato dall’UE, ha individuato le maggiori tendenze da considerare per le future strategie UE in tale campo. Il lavoro aiuterà a tenere i cittadini dell’UE e i loro interessi al centro della governance globale per i decenni a venire.

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