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La produzione additiva consiste nell’applicare la stampa 3D alla produzione industriale, consentendo la creazione di materiali privi di giunzioni e riducendo notevolmente la necessità di post-lavorazione.
Tuttavia, nonostante questa pratica sia ampiamente utilizzata nei settori aeronautico, biomedico e automobilistico, sono poche le informazioni riguardanti il modo in cui la scelta del materiale influisca sulle proprietà di carico del prodotto finale stampato in 3D.
Il progetto SIRAMM si propone di affrontare questa criticità coinvolgendo partner accademici provenienti da Cechia, Italia, Norvegia, Romania e Serbia. Insieme, i partner del progetto hanno cercato di lasciare un segno nella ricerca sulla produzione additiva, rafforzando al contempo la loro capacità di ricerca.
Creare connessioni e competenze
Il consorzio comprendeva membri di lunga data della European Structural Integrity Society. «Abbiamo sfruttato con successo le nostre competenze collettive in materia di sperimentazione, teoria e modellizzazione numerica per affrontare le sfide critiche della produzione additiva», spiega Liviu Marșavina, vicerettore per la ricerca presso il Politecnico di Timișoara, in Romania, e coordinatore di SIRAMM. «I risultati del progetto forniscono preziose informazioni e conoscenze avanzate, aiutando i paesi europei a produrre prodotti stampati in 3D più affidabili e sicuri.»
Nel complesso, il progetto ha portato alla pubblicazione di oltre 53 articoli scientifici e a un impatto sostanziale in termini di numero di citazioni.
Uno di questi, pubblicato su «Engineering Fracture Mechanics», è diventato l’articolo della rivista più scaricato di tutti i tempi. Ma forse il risultato più degno di nota è stato il profondo effetto del progetto sui ricercatori in fase iniziale di carriera. I workshop, le scuole invernali, le conferenze e i seminari del progetto hanno visto la partecipazione di centinaia di ricercatori in fase iniziale di carriera e 11 dottorandi hanno avuto l’opportunità di trascorrere periodi di scambio presso le istituzioni partner.
Istruzione e industria
Il progetto è stato completato nel marzo 2023, ma il suo impatto continua mediante l’attuazione di un corso di «Teoria e applicazioni dei materiali per la produzione additiva» presso il Politecnico di Timișoara. «Il corso è il primo del suo genere in un’università rumena», afferma Marșavina. «Ha attirato con successo numerosi studenti, dimostrando di fatto il crescente interesse per la produzione additiva.» Marșavina aggiunge che il progetto ha portato all’offerta di corsi simili anche presso altre istituzioni partner, tra cui l’Università di Belgrado in Serbia.
La squadra incaricata del progetto SIRAMM ha in programma di espandere la propria ricerca sulla previsione dell’integrità e della durata dei componenti prodotti in modo additivo. Un obiettivo cruciale è quello di integrare metodi avanzati, come l’intelligenza artificiale, per i problemi di reverse engineering, che contribuiranno a snellire i processi di produzione, a risparmiare risorse e ad aumentare il livello di sicurezza delle parti stampate. Un ulteriore sforzo di ricerca riguarderà lo studio dei processi di riciclaggio dei componenti stampati in 3D, sottolineando l’importanza dei principi dell’economia circolare nella produzione additiva.
Guardando al futuro, il progetto SIRAMM è una testimonianza del potere della ricerca e dell’istruzione collaborativa e transfrontaliera. La sua eredità continuerà a guidare l’innovazione nella produzione additiva, aprendo la strada a un futuro più luminoso e sostenibile.